Marco Stefano Forghieri

23-09-1963 27-02-2010

Marco, Pasqua 2005

Sabato, 27 Febbraio 2010, verso le 13:40, Marco si è alzato dalla sedia su cui stava seduto, ha fatto un paio di passi, ed è caduto sul divano. Stava aspettando che io arrivassi per pranzare assieme alla mamma. Da quel divano Marco non si è più rialzato: un arresto cardiaco se l'è portato via.

Marco Stefano Forghieri era mio fratello. Era anche la creatura più positiva, gentile e dolce che io abbia conosciuto e, credo, potrò mai conoscere per il resto dei miei giorni. Quando se ne è andato aveva 46 anni, ma ha lasciato in tutti quelli che lo hanno conosciuto l'impressione che fosse ancora un ragazzo. Ora lo è per sempre.

Mentre scrivo, a Modena sta cominciando un'altra delle estati subtropicali che sembrano essere diventate la norma di questo inizio di secolo. Le mattine assolate, che a me sono sempre sembrate così solitarie, continuano a suggerirmi l'idea che ogni giorno che passa sarà un altro giorno senza Marco. A quanto pare, in un angolo della mia memoria qualcosa spera ancora che questo iato senza Marco finisca. Il resto di me, invece, sa troppo bene che Marco non tornerà.

Questa pagina è dedicata a Marco, che della rete non si è mai interessato perché preferiva di gran lunga interessarsi alle persone vere, ed ai ricordi che ci ha lasciato.

Ciao, Marco.

Marco Stefano

Trascorsi diverse settimane dell'estate del 1963 - alla fine della quale nacque Marco - a Zocca con mia madre. Avevo poco più di tre anni e i ricordi che ho di quel tempo sono sparsi e un po' appannati: mia zia che suona il 45 giri di "Due Note" - cantata da Mina - su un giradischi (o forse era un mangiadischi), mia madre che corre incontro a mio padre di ritorno da qualche campo di gara.

L'ecografia era di là da venire e nessuno sapeva se il bambino in arrivo sarebbe stato maschio o femmina. Ricordo una notte sul letto con papà e mamma, nella penombra della notte estiva (grilli, forse qualche lucciola). Parlavamo del nuovo arrivo, e mi chiedevano cosa avrei preferito io. Con poca originalità rispondevo che avrei preferito una bambina, e che mi sarebbe piaciuto che si chiamasse - chissà perché - Stefania.

Il mio pronostico non si avverò, e Marco nacque il 23 Settembre 1963. Per addolcire la mia possibile delusione (ma io non ricordo di essere stato deluso) a Marco fu dato Stefano come secondo nome. I secondi nomi, si sa, sono spesso dimenticati, ma nel caso di Marco non avvenne. Non so se il modo in cui era stato scelto giocò un qualche ruolo, o se un disguido burocratico avesse designato "Marco Stefano" come primo nome. Sta di fatto che, quando Marco si presentava formalmente, lo faceva sempre come "Marco Stefano Forghieri" (o - con un lapsus - come "Marco Forghieri Stefano") e, anche se familiarmente era chiamato Marco da tutti, era in realtà abbastanza affezionato al suo quasi secondo nome.

I miei genitori intendevano chiamarlo solo "Marco", e questo è infatti il nome che reca la lapide sulla sua tomba nel cimitero di Montale, a qualche chilometro da Modena, dove Marco ha vissuto per la maggior parte della sua vita. Io però - forse anche per la parte che vi ho giocato, ma soprattutto per il ricordo di quanto Marco fosse scrupolosamente rispettoso di questo insolito nome composto - resto affezionato a questo piccolo dettaglio.

Alessandro Forghieri